Fabbrica Cultura è stata ospite nazionale nel ruolo di best pratica del Professional Meeting “Puglia. Un sistema per la cultura”, un programma di rafforzamento del sistema degli eventi primari della Regione Puglia”  che si è tenuto nelle sale del padiglione di Unioncamere Puglia alla Fiera del Levante di Bari. L’iniziativa è stata promossa da Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con Apulia Film Commission, Distretto produttivo Puglia Creativa e il Consorzio Aaster di Milano, Agenti di Sviluppo del Territorio, nell’ambito del progetto strategico ICE Innovation, Culture and Creativity for a new economy, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia – Italia 2007/2013.

“FABBRICA CULTURA OSPITE NAZIONALE AL PROFESSIONAL MEETING DI BARI “TEMPO E TERRITORIO. RISORSE E STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA CREATIVO IN PUGLIA””

Il professional meeting incentrato sulla ricerca condotta dal Consorzio Aaster di Milano da Aldo Bonomi, sulle qualità specifiche del sistema creativo pugliese, ha individuato il Consorzio Fabbrica Cultura come modello, a livello nazionale, di Distretto Culturale in grado di mettere in rete più imprese operanti nel settore della cultura e della creatività, sviluppando quella aggregazione necessaria per fare un salto decisivo nell’internazionalizzazione e promozione del territorio marchigiano e dei prodotti ad esso collegati.
Un cluster innovativo che unisce imprese che operano in diversi settori perché occorre una logica di cross innovation capace di unire agricoltura, enogastronomia, e turismo alle economie leggere di cultura, creatività ed innovazione.
Fabbrica Cultura come esempio virtuoso in quanto l’innovazione e lo sviluppo di un territorio non sono dovuti alla crescita di un solo ambito o all’attuazione di tanti progetti non collegati, ma nasce dall’intreccio di esperienza e partnership tra imprese che concorrono alla definizione di una nuova identità territoriale.
Ripartire dal nostro territorio, dalle nostre aziende, dai suoi abitanti e rivedere il patrimonio culturale con occhi nuovi, quelli della scoperta, delle nuove tecnologie, dei nuovi linguaggi. – ha testimoniato Antonella Nonnis Presidente del Consorzio Fabbrica Cultura – aprire gli occhi per vedere un patrimonio storico culturale ambientale inteso come risorsa economicamente sostenibile, perché fornisce energie rinnovabili e autosufficienti ad alimentare una nuova industria, quella dei “contenuti culturali”.
Noi ad esempio siamo riusciti ad unire 21 imprese appartenenti a veri settori, in un consorzio. solo stando insieme si riesce a coprire l’ideazione, l’organizzazione, la comunicazione e la realizzazione dell’evento con ricadute positive sul territorio.