Il professional meeting incentrato sulla ricerca condotta dal Consorzio Aaster di Milano da Aldo Bonomi, sulle qualità specifiche del sistema creativo pugliese, ha individuato il Consorzio Fabbrica Cultura come modello, a livello nazionale, di Distretto Culturale in grado di mettere in rete più imprese operanti nel settore della cultura e della creatività, sviluppando quella aggregazione necessaria per fare un salto decisivo nell’internazionalizzazione e promozione del territorio marchigiano e dei prodotti ad esso collegati.
Un cluster innovativo che unisce imprese che operano in diversi settori perché occorre una logica di cross innovation capace di unire agricoltura, enogastronomia, e turismo alle economie leggere di cultura, creatività ed innovazione.
Fabbrica Cultura come esempio virtuoso in quanto l’innovazione e lo sviluppo di un territorio non sono dovuti alla crescita di un solo ambito o all’attuazione di tanti progetti non collegati, ma nasce dall’intreccio di esperienza e partnership tra imprese che concorrono alla definizione di una nuova identità territoriale.
Ripartire dal nostro territorio, dalle nostre aziende, dai suoi abitanti e rivedere il patrimonio culturale con occhi nuovi, quelli della scoperta, delle nuove tecnologie, dei nuovi linguaggi. – ha testimoniato Antonella Nonnis Presidente del Consorzio Fabbrica Cultura – aprire gli occhi per vedere un patrimonio storico culturale ambientale inteso come risorsa economicamente sostenibile, perché fornisce energie rinnovabili e autosufficienti ad alimentare una nuova industria, quella dei “contenuti culturali”.
Noi ad esempio siamo riusciti ad unire 21 imprese appartenenti a veri settori, in un consorzio. solo stando insieme si riesce a coprire l’ideazione, l’organizzazione, la comunicazione e la realizzazione dell’evento con ricadute positive sul territorio.